Milena Barberis, digital artist con un diploma conseguito all'Accademia di Belle Arti di Brera e un poderoso talento maturato negli anni in cui si dedicava all'arte con pittura e pennelli, è tra gli artisti che parteciperanno ad una intrigante collettiva che sarà inaugurata il 24 novembre prossimo a Tortona (Alessandria) presso il Palazzo Guidobono.
Il titolo della mostra la dice lunga sulla materia che si propone di esplorare.,.. "La solitudine dell'autoscatto": nell'era del selfie elevato quasi a forma di delirio collettivo, i ritratti che costituiscono il percorso della mostra parlano di quello che si cela dietro alla voglia di immortalare se stessi.
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La Barberis, che continua con reciproca soddisfazione il rapporto di proficua collaborazione con la squadra di Spazio81, ha deciso di portare a Palazzo Guidobono tre autoritratti in cui a parlare è il suo corpo privato della protezione dei vestiti. Le immagini di grandi dimensioni sono state  stampate nel nostro atelier con la tecnica Fine-Art Giclée Classic sulla preziosa carta Photo Rag e montate su Leger da due centimetri.

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La  mostra  prende corpo dalla decennale ricerca di Giorgio Bonomi sugli artisti/fotografi che usano l’autoscatto, sintetizzata nei due volumi "Il corpo solitario", Editore Rubettino, e proprio dalle opere selezionate di alcuni fra gli artisti presenti nei volumi sopraccitati sono stati ricavati gli scatti che costituiscono l'affascinante percorso della collettiva.
Il fondamento dell’autoscatto risiede, solitamente, nel bisogno di identità da parte del soggetto/oggetto dell’operazione: l’autoidentificazione avviene, nell’autoscatto, in vari modi, con il travestimento, con la messa in scena, con la messa a nudo, con la denuncia e la protesta, con la volontà di narrare, con il nascondersi e con il presentarsi solo con una parte – perfino minima – del proprio corpo (del proprio sé).

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Caratteristica dell’autoscatto è, inoltre, la solitudine, dato che, se non in casi eccezionali, l’autore si trova da solo davanti alla macchina fotografica.
Ogni artista sceglie la tecnica più appropriata e la collocazione di sé negli spazi per lui più significativi per comunicare il proprio messaggio. Milena Barberis ha scelto la nudità, ma una nudità priva di connotazione erotiche, anzi, il suo corpo, trasformato attraverso gli abili sortilegi dell'arte digitale, appare quanto mai casto, quasi angelico, e attraverso sapienti giochi di luce e chiaroscuri racconta una realtà senza tempo, del tutto svincolata dal qui e ora.
La mostra "La solitudine dell'autoscatto" sarà inaugurata come abbiamo già detto venerdì 24 novembre alle ore 17.00 a Palazzo Guidobono, e sarà visitabile fino al 7 gennaio 2018.

 

 

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