Alla Galleria Still di Milano il prossimo 28 ottobre va in scena la sparizione del Duomo di Milano, l'immagine simbolo del capoluogo lombardo.
A operare la magia sarà Giuseppe Di Piazza, giornalista, fotografo scrittore di romanzi, autore di teatro, pittore...quante anime in un solo uomo!
«In realtà tutte queste anime convivono alla perfezione», assicura Di Piazza, palermitano di nascita ma cittadino del mondo per vocazione. «Mi piace pensare a me stesso semplicemente come a un autore e raccontare la realtà utilizzando mezzi espressivi differenti».
E alla galleria Still con la mostra Dissoluzione Duomo, l'autore Giuseppe Di Piazza (che è anche uno degli artisti che collabora con Wallpepper®, il nostro brand di carte da parati "nobili") userà la fotografia per raccontare con una sequenza di immagini la dissoluzione progressiva del cuore stesso di Milano, il suo Duomo, appunto.
«Si tratta di un progetto che parte dalla luce», spiega. «Gli scatti che accompagnano la sparizione del Duomo sono stati eseguiti con aperture progressive, a mano libera. Ho voluto lasciare aperta la porta del dubbio: la sparizione del Duomo in un mare di luce è un'azione negativa o positiva? E' un'assunzione in cielo o l'effetto nefasto della cattiveria umana? Il senso dell'opera, si sa, è negli occhi di chi la guarda, non di chi la esegue».
Il racconto di questo evento apocalittico si sviluppa in cinque fotogrammi stampati su carta fotografica sotto plexi e uno, che raggruppa l'intera inquietante visione, è stato montato  su Art Frame nera: il tutto è stato eseguito dalla squadra di Spazio81, alla cui cura e professionalità, Giuseppe Di Piazza si affida da quando ha iniziato la sua avventura nella fotografia.
«Fu Giovanni Gastel a portarmi a Spazio81», precisa. «E fu proprio lui a esortarmi a esprimere la mia anima di fotografo, che in realtà è sempre esistita. Infatti, ho cominciato a raccontare il mondo che mi circondava attraverso l'obiettivo fotografico quando avevo solo dodici anni. La passione per la parola scritta è cominciata più tardi».
Ma come gli è balenata nella mente l'idea di far scomparire il Duomo di Milano? Come si arriva a concepire un progetto così originale?
«Io amo alterare la realtà utilizzando la tecnica fotografica. Nella mia prossima mostra, che aprirà i battenti a Roma,  presenterò panorami metropolitani  americani in chiave inedita, giocando con l'effervescenza elettrica delle cose, entrando in qualche modo dentro ciò che vedono gli occhi per cercare un'interpretazione nuova, non scontata».
Di sicuro, permettendoci di guardare  le immagini di piazza del Duomo senza il Duomo, è riuscito nel suo intento. Visitare la sua mostra Dissoluzione Duomo, che sarà inaugurata mercoledì 28 ottobre 2015 alle ore 19 in via Balilla 36, e resterà aperta fino al 12 novembre, offre anche l'occasione di ammirare  cento pezzi unici prodotti dal nostro eclettico autore.
«Si tratta di polaroid stampate, scansite e lavorate una per una con pastelli a olio», spiega Di Piazza.
Anche la sua anima di pittore, del resto, non poteva restare in silenzio...

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